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  • Immagine del redattoreDott. Luca Raspatelli

Il ciclo della violenza: dinamiche e interazioni con abusi psicologici


violenza

Definizione del ciclo della violenza

Il ciclo della violenza rappresenta un modello dinamico e ricorrente attraverso cui l'abuso si manifesta e si evolve all'interno di una relazione. Comprendere questo ciclo è essenziale per riconoscere e intervenire nelle situazioni di abuso. Esso è composto da tre fasi principali, ognuna con caratteristiche specifiche e interrelate, che si susseguono e si rinforzano a vicenda.


Le fasi del ciclo della violenza

  1. Fase di costruzione della tensione

La prima fase del ciclo è caratterizzata dall'accumulo di tensione, che spesso si manifesta attraverso comportamenti indiretti e passivo-aggressivi. Durante questa fase, l'abusatore può utilizzare strategie di controllo e isolamento per minare la sicurezza e l'autonomia della vittima. I comportamenti tipici includono:

  • Controllo: il partner abusante esercita un controllo eccessivo sulle attività quotidiane e sulle decisioni della vittima.

  • Isolamento: viene creato un ambiente isolato, riducendo i contatti della vittima con amici e familiari.

  • Umiliazioni: la vittima viene denigrata e sminuita verbalmente, spesso in pubblico o in privato.

  • Minacce di violenza fisica: vengono avanzate minacce che preannunciano possibili aggressioni fisiche, creando un clima di paura.

In questa fase, la persona maltrattata può sentirsi come se stesse camminando su gusci d'uovo, evitando conflitti per prevenire una crisi e mantenere la stabilità apparente della relazione. Questo comportamento riflette la paura di un possibile abbandono e la conseguente propensione ad assecondare l'abusatore per evitare ulteriori conflitti.


  1. Fase di maltrattamento

La fase di maltrattamento, o esplosione della violenza, rappresenta il momento culminante del ciclo. Qui, l'abuso diventa palese e può manifestarsi in diverse forme, tra cui:

  • Violenza fisica: può iniziare con spintoni o schiaffi e progredire fino a forme gravi di violenza, inclusi lesioni fisiche e, nei casi più estremi, femminicidio.

  • Violenza psicologica: comportamenti degradanti e manipolativi che mirano a erodere la stabilità mentale della vittima.

  • Violenza economica: azioni volte a controllare o limitare l'autonomia economica della vittima.

  • Violenza sessuale: atti sessuali non consensuali e coercitivi che violano l'integrità personale della vittima.

  • Stalking: include comportamenti persecutori ripetuti e invadenti che generano paura e ansia nella vittima.

Questa fase può durare da pochi minuti a diverse ore, a seconda dell'intensità e della gravità dell'abuso. È caratterizzata da un'esplosione di violenza che lascia la vittima traumatizzata e profondamente scossa.


  1. Fase della “Luna di Miele”

Dopo l'esplosione, si verifica una fase di apparente calma, conosciuta come fase della "luna di miele". Durante questo periodo, l'abusatore cerca di riparare il danno attraverso comportamenti di:

  • Riparazione e seduzione: l'abusatore mostra affetto e cerca di convincere la vittima che l'abuso è stato un errore che non si ripeterà.

  • Scuse e minacce di suicidio: possono essere avanzate scuse per le azioni passate e, in alcuni casi, l'abusatore può minacciare di farsi del male come tentativo di manipolazione emotiva.

  • Scarico della responsabilità: l'abusatore spesso attribuisce la causa del suo comportamento a fattori esterni, come problemi lavorativi, difficoltà economiche o il comportamento della vittima.

Questa fase di apparentemente tranquilla è caratterizzata da un periodo di stabilità che, inizialmente, può durare più a lungo. Tuttavia, con la ripetizione del ciclo, questa fase tende a ridursi, mentre la frequenza e l'intensità degli episodi di violenza aumentano. Le dinamiche abusive diventano sempre più frequenti e gravi, con variazioni nei tipi di violenza e nel comportamento dell'abusatore.


Implicazioni psicologiche del ciclo della violenza

Il ciclo della violenza ha significative implicazioni psicologiche per le vittime:

  • Trauma e PTSD: la ripetizione del ciclo può portare a disturbi da stress post-traumatico, con sintomi di ansia, flashback e difficoltà nella regolazione emotiva.

  • Bassa autostima e depressione: l'abuso ripetuto può erodere l'autoefficacia della vittima e contribuire a disturbi depressivi, generando una percezione negativa di sé e del proprio valore.

  • Dipendenza emotiva: la manipolazione psicologica e le dinamiche abusive possono instaurare una dipendenza emotiva dalla relazione, rendendo difficile per la vittima rompere il ciclo e cercare supporto.


Relazione con altri fenomeni abusivi

Il ciclo della violenza spesso interagisce con altre forme di abuso e manipolazione, amplificando il suo impatto. È importante comprendere come il gaslighting, il love bombing e la manipolazione emotiva si intrecciano con il ciclo della violenza:

  1. Gaslighting

Il gaslighting, come forma di manipolazione psicologica, destabilizza la vittima facendole dubitare della propria percezione della realtà. Questa manipolazione è spesso integrata nel ciclo della violenza, contribuendo a mantenere la vittima confusa e dipendente dall'abusatore.

  1. Love bombing

Il love bombing può precedere l'inizio del ciclo della violenza, in quanto l'abusatore utilizza eccessivi segni di affetto e attenzione per conquistare la fiducia della vittima. Questa strategia crea una dipendenza emotiva che facilita l'ingresso nel ciclo di abuso.

  1. Manipolazione emotiva

La manipolazione emotiva include varie tattiche progettate per influenzare le emozioni e i comportamenti della vittima, come il gaslighting e il love bombing. Queste tecniche sono spesso parte integrante del ciclo della violenza, consolidando il controllo dell'abusatore e perpetuando l'abuso.


Il ciclo della violenza è un modello complesso che implica dinamiche di abuso fisico, psicologico ed emotivo. Riconoscere le fasi del ciclo e le interazioni con altri fenomeni abusivi come il gaslighting, il love bombing e la manipolazione emotiva è fondamentale per l'intervento e il supporto alle vittime. Una comprensione approfondita e un intervento mirato sono essenziali per rompere il ciclo della violenza e promuovere il benessere e la sicurezza delle persone coinvolte.


Se hai bisogno di supporto, puoi contattare:

  • 1522: Numero anti violenza e anti stalking, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

  • App 1522: applicazione del numero anti violenza e anti stalking, che permette di richiedere aiuto immediato tramite operatrici specializzate.

  • 122: numero unico europeo per le emergenze.



Se senti di avere necessità di supporto o vuoi approfondire temi legati al benessere psicologico, non esitare a contattarmi. Sono disponibile per appuntamenti e consulenze. Puoi raggiungermi al numero +393451561557 o via email a lucaraspatelli.psicologo@gmail.com



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